Grande partecipazione alla serata “Aiuto! Ho un figlio adolescente” organizzata da ASD Sport Valsassina


Lunedì 7 aprile si è tenuto presso il Cinema Teatro San Giovanni Bosco di Introbio l’incontro dal titolo “Aiuto! Ho un figlio adolescente”, promosso dall’ASD Sport Valsassina in occasione del 20° anniversario dell’associazione. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Introbio, ha visto una sala piena e attenta, confermando quanto il tema dell’adolescenza sia oggi al centro delle preoccupazioni e degli interrogativi di tante famiglie.
A guidare la serata la dott.ssa Cecilia Pirrone, psicologa e psicoterapeuta, che ha offerto riflessioni e spunti pratici su come accompagnare i figli in una delle fasi più complesse della crescita. È stato ribadito quanto sia fondamentale il ruolo di adulti presenti, autorevoli e capaci di ascolto, in grado di affiancare i ragazzi senza sostituirsi a loro, aiutandoli a costruire la propria identità.
Tra i vari temi trattati, ha suscitato particolare interesse il rapporto tra adolescenti e mondo digitale: social network, videogiochi, contenuti online e il crescente distacco comunicativo tra genitori e figli legato alla tecnologia. La dott.ssa Pirrone ha incoraggiato i genitori a non restare ai margini, ma a cercare di capire meglio gli strumenti e i linguaggi che i ragazzi utilizzano quotidianamente.
In questo contesto è stato citato anche l’impatto di alcune serie TV adolescenziali presenti sulle piattaforme di streaming, che spesso mostrano in modo diretto – e a volte crudo – le difficoltà, le emozioni e i conflitti vissuti dagli adolescenti di oggi. Una serie in particolare, attualmente molto discussa su Netflix, è stata portata come esempio di come la narrativa contemporanea riesca a toccare corde profonde del disagio giovanile. Senza entrare nei dettagli della trama, è emerso quanto sia importante per gli adulti non ignorare ciò che i ragazzi guardano, ma utilizzarlo come occasione per aprire un dialogo, capire meglio il loro mondo e affrontare insieme temi anche delicati come il senso di solitudine, la rabbia, e la ricerca di riconoscimento.
Nonostante il pubblico non abbia interagito con domande, l’atmosfera è stata intensa e partecipe, e l’incontro ha lasciato in molti la sensazione di aver ricevuto strumenti concreti per affrontare con maggiore consapevolezza la sfida dell’essere genitori oggi.